DIBATTITO ALL’ITI MARCONI CON LA POLIZIA POSTALE
Come dribblare le trappole on line
Nell’ambito degli incontri sul tema della legalità, fortemente voluti e coordinati dal dirigente scolastico, il preside ing. Ugo Pirrone, l’Iti Marconi ha organizzato un dibattito per affrontare il tema della sicurezza su Internet. Un argomento che interessa molto da vicino soprattutto i giovani, che sono i maggiori fruitori ed utilizzatori delle nuove tecniche di comunicazione che si sviluppano sulla Rete. All’incontro, organizzato dalla professoressa Patrizia Sciuto, hanno partecipato le seconde classe del Marconi, che hanno seguito con grande attenzione la relazione dell’Assistente della Polizia postale di Catania, il dottor Luca Mammana. Ha introdotto il dibattito il preside Pirrone, che dopo avere ringraziato il rappresentante della Polizia per l’impegno costante messo nella prevenzione e repressione dei crimini informatici, ha, appunto, sottolineato come soprattutto i giovani debbano conoscere le regole per una navigazione sicura, per evitare di essere intrappolati in una rete che nasconde insidie e, spesso, anche spiacevoli imprevisti. L’intervento informativo del rappresentante della Polizia ha avuto l’obiettivo di far conoscere, appunto, queste trappole disseminate nel mondo della Rete. E’ stato rimarcato come l’uso massiccio di Internet, dei servizi multimediali e dei contenuti che offre, esponga i fruitori del mondo virtuale a diversi rischi: anzitutto le dipendenze da social network, chat e giochi, che non fanno staccare mai gli occhi dal proprio smartphone o tablet. Sono stati anche trattati i reati che possono configurarsi attraverso l’uso illecito dei mezzi informatici: lo stalking, il bullismo, la pedofilia e la pedopornografia. E, ancora, furti di identità e di dati sensibili; truffe ed estorsioni di vario tipo, danni a sistemi informatici e violazione di database. I ragazzi del Marconi hanno seguito con attenzione la relazione dell’Assistente Mammana e sono intervenuti con domande pertinenti, molte delle quali legate proprio alla loro frequentazione quotidiana della Rete e, in maniera particolare, dei social network. Ed hanno scoperto che serve un’attenzione costante e una grande prudenza per evitare che una straordinaria risorsa di comunicazione e di informazione diventi un terreno pieno di insidie inimmaginabili